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Il fantasma di Murasaki
Spettacolo per Piccoli e Grandi
Testo:Roberta Secchi e Raúl Iaiza
Regia e drammaturgia: Raúl Iaiza
Con: Roberta Secchi
Costumi e accessori: Roberta Secchi
Oggetti di scena e scenotecnica: Roberta Secchi e Simone Lampis
Musiche: Nicolò Paganini, Franz Schubert, George Gershwin,
Stevie Wonder, tradizionali giapponesi
Assistenza musicale: Pablo Palacios
Luci: Federico Faggioni
Grafica: Roberta Secchi
Assistenza tecnica: Simone Lampis
Murasaki è un personaggio femminile della Storia di Genji, Il Principe Splendente, classico della letteratura giapponese dell'anno 1000.
La Storia di Genji è opera di una scrittrice che ha voluto passare alla storia con il nome di Murasaki Shikibu, scegliendo quindi per sé il nome di uno dei personaggi da lei creati. Noi, rovesciando il suo esempio, torniamo a dare quel nome a un fantasma, che racconta non per iscritto ma con la voce e il corpo,
nel momento presente.
Il nostro è un Giappone reinventato e non filologico. I costumi dello spettacolo, gli oggetti di scena e lo studio della mimica sono liberamente ispirati al gusto e all'estetica giapponesi.
Le trame delle storie narrate e i canti provengono dalla tradizione giapponese.
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Presentazione:
Il Giappone è una terra molto lontana… ma le storie e i fantasmi possono volare! E a volte i fantasmi volano col desiderio di raccontare una storia.
Murasaki vuole raccontare quattro storie popolari giapponesi, popolate da animali, folletti, elementi della natura, ed esseri umani di vario tipo… Ma la voce non basta! Ogni piccolo oggetto che le capita fra le mani diventa parte di una storia… e si trasforma in pretesto per danzare, cantare, risvegliare stati d'animo, scoprire dettagli nascosti nelle pieghe di una trama o nel cuore di un personaggio.
Una sciarpa rossa si muove a tempo di musica.
Due mascherine si scambiano i bernoccoli in una storia d'invidia e magia.
Due ventagli si fanno sole, vento, nuvola alla ricerca di un marito per una principessa.
Una pantofolina vuole a tutti i costi danzare.
E nel fagotto che il fantasma si porta dietro...
Tra una storia e l'altra s'insinuano riflessioni e domande sulle stranezze della vita terrena, sulle sue sorprese, allegrie e contraddizioni, che non mancano di stupire anche chi ha lasciato la terra da tanto tempo.
In questa rete di tanti colori riusciranno a restare impigliate quelle cose senza corpo che animano i corpi, e che solo per brevi momenti si lasciano catturare?
Lo spettacolo è rivolto a bambini e adulti… ai bambini nascosti dentro gli adulti e agli adulti nascosti dentro i bambini.
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